Canto Corale

Il nucleo centrale della nostra attività è proprio il canto corale, declinato in almeno tre compagini, dalla storia e dalle funzioni differenti, ma unite dallo stesso maestro e dallo stesso filo rosso: la coralità come base di crescita personale.

Il primo gruppo è quello dei più piccoli, il Coro degli Aspiranti, comprendente tutti i più piccoli iscritti di A.LI.VE. che desiderano entrare a cantare nel Coro di Voci Bianche, ma non sono ancora in grado di tenere il ritmo dei più grandi. Si configura per loro, quindi, una fase preparatoria, una sorta di palestra di addestramento formale e vocale della nostra Accademia. I nostri piccoli aspiranti coristi diventano mano a mano sempre più abituati ad ascoltarsi e ad ascoltare i propri compagni di coro, aspetto fondamentale per cantare in maniera coerente con altri individui. Attraverso una prova giocosa e intrattenente, grazie ad uno speciale repertorio adatto alle loro piccole ugole, i bambini dai 5 anni si specializzano ad usare bene la loro voce e si approntano a proseguire la loro esperienza corale, esperendo anche i primi approcci all’esecuzione in pubblico.

Seguendo il filo rosso della coralità, arriviamo alla compagine che più caratterizza la nostra attività artistico-formativa: il Coro Voci Bianche. Fin dalla sua istituzione è stato posto al centro dell’operatività di tutta l’Accademia. Con la sua originaria versione, A.LI.VE. ha intrapreso le sue prime importanti produzioni, come “La fiaba di Aida” o “La leggenda di Nabuccodonosor” portando in scena dei bambini organizzati in un coro, in cui ognuno aveva un costume di scena, per fare musica accompagnati da un’orchestra e muovendosi sulla base di una regia costruita da professionisti. Questo tipo di esperienza diventò il nucleo generativo di tutte le produzioni future di A.LI.VE. il cui intento più visibile era proprio quello di portare in scena dei bambini con un alto livello artistico, in grado di destreggiarsi in un teatro professionale in maniera naturale e vivere finalmente l’Opera lirica come qualcosa di cui sentirsi parte in maniera sì ordinata, ma soprattutto appagante. Sul solco di quest’esperienza il Coro Voci Bianche negli anni ha compiuto molti passaggi artistici crescendo di livello di anno in anno. Oggi risulta uno dei cori più professionali a livello nazionale, sia per qualità che per quantità di produzioni esperite sia in Italia sia all’estero. Di fatto nessun coro, nemmeno quelli dei grandi teatri italiani, ha un curriculum paragonabile all’attività svolta dal nostro coro in venticinque anni d’esistenza.

Arrivati fin qui, il filo rosso indica adesso il percorso del Coro Lirico Giovanile. Questo terzo gruppo nasce dalla volontà di continuare il percorso iniziato nelle voci bianche e di alzare l’asticella artistica. Se inizialmente nacque con i primi adolescenti, gli ex bimbi, provenuti dalle voci bianche per dare un seguito all’attività canora iniziata da bambini, negli anni, a seguito di esperienze musicali e teatrali diverse e di vari tentativi da parte dell’Accademia di creare una compagine duttile e volenterosa, il Coro Giovanile ha acquisito la denominazione di “lirico” per seguitare l’abbraccio di tutta l’Accademia all’approccio e alla rivalutazione del patrimonio operistico italiano. Questa è un’aggiunta degli ultimi due anni nata dall’impiego del coro in due opere liriche: “Il flauto magico” e il “Così fan tutte” di W.A.Mozart in due produzioni dei teatri di tradizione del Veneto, quelli di Treviso, Padova e Rovigo. L’obiettivo è proprio quello di creare un ponte tra l’apprendistato artistico di un giovane corista o di un giovane studente di canto lirico e l’inizio della carriera, proprio grazie all’attività professionalizzante del Coro Lirico Giovanile. Fare del canto un’opportunità di lavoro, oggigiorno, in Italia lo si può dire, certo, a patto però di non prendersela nell’essere tacciati di pazzia o di qualcosa di simile. Peccato che in A.LI.VE. lo stiamo attuando, a piccoli passi, iniziando a chiudere il cerchio aperto con la prima compagine corale, quella degli Apprendisti, tracciato ancora con quella, fondamentale, del Coro Voci Bianche e chiudendolo con quella del Coro Lirico Giovanile, per prendere contatti e dimestichezza con un ambiente lavorativo futuribile.

Ci sarebbe molto altro da raccontare sulla nostra idea di coralità, della sua valenza educativa, delle potenzialità inespresse dei bambini e della fruizione musicale in Italia da parte delle fasce più giovani e fragili. Per non parlare del benessere provato e accertato che l’attività corale apporta nel corpo, nella mente e nello spirito di un bambino. Per questo, però, ci vorrebbe un libro o una bella chiacchierata in sede!

Noi vi aspettiamo, per provare e ascoltare con le vostre orecchie.