A.LI.VE. AL VITTORIALE DEGLI ITALIANI

Seguiamo le nostre giovani inviate in questa nuova magnifica esperienza del Coro Voci Bianche A.LI.VE.: un concerto nel cuore del Vittoriale degli Italiani.

 LA GIORNATA

Il sabato mattina del 14 luglio, noi del coro Voci Bianche A.LI.VE., siamo partiti in pullman per raggiungere il Vittoriale la cui vista dà sul lago di Garda.

Vi chiederete il perché di questa meta: ci hanno invitato come ospiti per cantare ad un concorso di poesia. Arrivati a destinazione dopo un’oretta e mezza di tragitto con il pullman, ci hanno dato alcuni camerini. Dopo aver posato le divise siamo andati a vedere il museo dedicato a D’Annunzio, contenente i suoi effetti personali, tra cui alcuni abiti e molte, molte scarpe. Un luogo che abbiamo visitato di fretta, per il caldo, è il teatro costruito con l’idea di riprodurre un anfiteatro greco per espresso desiderio del poeta.

Ridendo, scherzando e passeggiando siamo giunti alla tanto attesa nave. Essa è posizionata sulla cima di una collina, con una splendida vista sul lago di Garda e sul laghetto delle danze a forma di violino sottostante.

Abbiamo visitato il laghetto dopo una lunga discesa ripida costeggiante un ruscello. Dal momento che avevamo ancora tempo ci siamo recati sulla cima di un’altra collina a vedere il mausoleo dedicato a D’Annunzio e ai suoi dieci migliori amici, tutti sepolti lì.

Sotto il complesso c’è una sala che offre un’acustica splendida. Ci siamo divertiti molto parlando al centro di essa, sembrava di essere dentro ad un microfono.

Ormai esausti siamo andati a pranzare in un giardino sotto alcuni alberi ombreggianti.

Dopo un po’ di relax abbiamo deciso di fare dei giochi di gruppo tutti insieme per conoscerci meglio. Era ormai metà pomeriggio quando siamo andati a fare le prove prima del concerto serale al laghetto.

Successivamente abbiamo raggiunto i camerini dove, dopo aver cenato tutti insieme e esserci riuniti a parlare della nostra splendida esperienza al Vittoriale, ci siamo preparati per la serata.

Emotivamente la giornata è stata bellissima in quanto molti di noi non avevano mai avuto l’occasione di vedere questo magnifico posto che lascia a bocca aperta ad ogni visita.

 

Per noi questa esperienza è stata una vera e propria avventura indimenticabile, piena di cultura, belle emozioni, musica e tante risate.

di Chiara Senuri, Mariasole Barba e Silvia Otto

 

IL CONCERTO

L’invito ricevuto dal Coro Voci Bianche A.LI.VE. da Paola Veneto, consisteva nella nostra partecipazione attiva al concorso di poesia “Premio più luce” al Vittoriale degli Italiani.

Al concerto ci siamo esibiti accompagnati al pianoforte da Claudio Sebastio con: “Ci vuole un fiore“, “La casa“, “Filastrocca delle parole“, “Il cammello e il dromedario” e “La pulce“.

Prima di ogni brano, due bravissimi doppiatori e attori, tra cui Alessandro Parise giudice della gara e vincitore della scorsa edizione, recitavano il testo della canzone interpretando i vari personaggi in modo divertente.

Si sono sfidati i dieci finalisti, tra cui anche una ragazza dodicenne: Ilaria.

Un quarto d’ora prima dell’inizio del concorso, noi ragazzi eravamo pronti in una lunga fila pronti a posizionarci.

Dopo qualche minuto sono arrivate delle bustine di zucchero e dell’acqua per rifocillarci, mentre un po’ di tensione e concentrazione ci invadevano, ripassando le parti più complesse per evitare errori. Alcune ragazze ridevano, altre chiacchieravano, altri ragazzi si intonavano e così via: insomma tutti con il cervello collegati alla spina ci concentravamo assieme.

Alle 21.00, in ritardo perché una lieve pioggerellina ci aveva disturbato, le luci si sono accese e hanno dato il via al concorso. Con calorosi applausi il coro ha intonato subito la prima canzone, dimostrando l’importanza della musica e della cultura presente in quel luogo che aveva trasformato la vita di tante persone grazie a Gabriele D’Annunzio.

Il concorso è stato vinto da Francesca Garioni ricevendo in premio la scultura di Ettore Greco: “L’abbraccio”.
Verso la fine Paola Veneto ha pensato di intervistarci e il primo che si è offerto è stato Leonardo, che con le sue poche parole ma forti sentimenti ha spiegato a tutti il motivo della nostra presenza e di quanto il coro sia unito.

La serata è stata molto intensa, piena di emozioni e sentimenti che hanno fatto riflettere il pubblico e tutti i presenti facendo capire quanto la poesia, un po’ persa nel mondo d’oggi, sia importante.
Noi ragazzi speriamo che nel futuro altre occasioni come queste ci saranno offerte perché è stata un’esperienza magnifica ed unica.

Ringraziamo dell’opportunità tutti coloro che hanno lavorato per permetterci di partecipare.

La prossima volta però venite anche voi per poter osservare meraviglie uniche nel loro genere.

di Bianca Otto e Caterina Barba