“I VOLTI DI A.LI.VE.”: INTERVISTA AL MAESTRO E DIRETTORE PAOLO FACINCANI

A cura di Alice Martini

Seconda parte dell’intervista al direttore di A.LI.VE., il maestro Paolo Facincani, che ricorda i vent’anni dell’Accademia dalla sua fondazione, le numerose soddisfazioni e partecipazioni agli eventi, che hanno fatto della scuola un riferimento musicale della città di Verona. 

Quest’anno ricorrono i 20 anni dell’Accademia, cosa è cambiato in tutto questo tempo?

Maestro Facincani: «Ho iniziato con solo dieci coristi del coro di voci bianche. I primi anni eravamo senza sede, abbiamo provato un po’ dappertutto, poi ci siamo accasati grazie all’interessamento dell’allora Presidente dell’AGEC Patrizia Bravo che A.LI.VE. ringrazierà per sempre. Dal coro di voci bianche è partito tutto: i corsi di strumento, l’attività teatrale, la danza, l’orchestra, i ragazzi di Chiave di Volta. Dalle origini ad oggi è stata una continua evoluzione in positivo, tranne la Danza che non è più proseguita. Oggi ho un gruppo di insegnanti di grande livello artistico e umano, frutto di anni di selezione sul campo e uno staff organizzativo di qualità».

Quali sono state le tue maggiori soddisfazioni in questi vent’anni?

M.F.: «Le mie soddisfazioni sono state moltissime: le 35 produzioni con la Fondazione Arena, due volte al Quirinale dal Presidente Napolitano, l’esibizione all’Università per la visita del Presidente Mattarella, una volta in Vaticano da Papa Ratzinger, le trasmissioni RAI e Mediaset, i concerti con la Fanfara dei Carabinieri, i concerti in Prefettura, l’attività didattica con la Rete Musica del Comune di Verona, la partecipazione al Festival di Salisburgo, 14 nuove opere di teatro musicale commissionate e prodotte da noi, 4 prime esecuzioni di composizioni sacre, i concerti con Elisa e Al Bano, i concerti a Tirana, 11 produzioni di teatro di prosa, l’organizzazione di 7 Festival musicali e teatrali.

Una emozione forte l’ho provata quando ho incontrato, dopo quasi trent’anni il mio maestro Gerardo Chimini, l’ho invitato in A.LI.VE. e lui ha scoperto un mondo che avrebbe sempre voluto costruire, ora collabora con noi stabilmente e adora tutto e tutti.

L’emozione più vera è quella di aver creato un contenitore pulito dove i bambini e i giovani possano crescere con la Bellezza, lo studio e la disciplina».

Quali invece le cose che avresti voluto fare diversamente?

M.F.: «Non ho nessun rimpianto, tutto è andato come doveva andare. Anche dalle situazioni spiacevoli si impara comunque e sempre».