STORIE DI BAMBINI: UNA RIFLESSIONE CHE PARTE DA LONTANO
Letizia Galli e A.LI.VE. in concerto nella Chiesa S. Maria della Pietà di Venezia, per inaugurare la mostra “Storie di bambini”
Napoli, Firenze, Venezia, Milano, Roma: fondamentali città turistiche italiane. Oggi però il filo che le unisce è un progetto molto più grande, una storia che parte da lontano. Le vicende e le vite di tanti e tanti bambini abbandonati nei secoli, che trovano voce nel racconto di Agata Smeralda, scritto da Letizia Galli, una voce che li unisce e li ricorda tutti in un momento.
Tutto è partito dal libro “Storie di Bambini”, edito da Franco Cosimo Panini, che racconta “di situazioni molto particolari, dalla più estrema povertà (Igor e Abdou) ai sogni di quei bambini che lottarono fino a diventare dei geni da adulti (Federico, Michelangelo ecc.), a quelli in difficoltà (Dora), vinte col proprio coraggio. La storia di Agata mi è venuta in mente subito la visita all’Istituto degli Innocenti di Firenze. Entrare in questo luogo a me sconosciuto e scoprire questo mondo intatto da secoli, nato per la volontà̀ e la generosità̀ di persone eccellenti del primo Rinascimento a Firenze e destinato all’accoglienza di tanti bambini messi al mondo e poi abbandonati per necessità o per rifiuto, ha provocato in me un vero e proprio shock emozionale. I cittadini di Firenze hanno voluto offrire agli orfani ed ai
miserelli una vera e propria reggia, incaricando del progetto il più celebre architetto di quel tempo, Filippo Brunelleschi. Agata è, in maniera del tutto immaginaria, la prima bambina lasciata nella finestra ferrata dello Spedale e la sua determinazione a servirsi solo della propria autonomia di pensiero la rende capace di evolversi nel corso della propria esistenza. Una sorta di filo magico ed un universo allargato la lega a tante altre storie di bambini, orfani e non, che sono presentate nella mostra.”
La grande forza di queste storie spinge Letizia Galli a proporre in una mostra il suo libro e i disegni che lo accompagnano e così tutto parte da Napoli, alla Real Casa dell’Annunziata e subito dopo a Firenze all’Istituto degli Innocenti. A dicembre raggiunge Venezia: “Per divulgare il bello della vita, la forza di ogni essere, anche il più indifeso, nel risollevarsi e nel superare le difficoltà verso un futuro rassicurante e sereno. Dodici storie avvincenti con protagonisti i bambini e 210 disegni originali sono in mostra all’Istituto Provinciale per l’Infanzia Santa Maria della Pietà, luogo e simbolo per la città dell’assistenza all’infanzia”.
Ma l’idea non si ferma e Letizia Galli decide di far concepire una canzone che si ispiri al suo libro. Propone a Vittorio Cosma, produttore e compositore di molti artisti italiani, di realizzare una musica che si ispiri al suo libro. Il testo è invece di Tiziano Scarpa, autore di molti scritti per adulti, ciò così crea un filo conduttore tra romanzi e libri per bambini. La scelta di Scarpa non è poi casuale; il suo Stabat Mater racconta infatti la storia di una bambina, Cecilia, ospite dell’Ospedale della Pietà di Venezia, poiché abbandonata in fasce dalla madre, che si risolleva dalla sua condizione grazie al suo maestro di musica, Antonio Vivaldi. La musica diventa così per lei un modo di esprimersi.
Proprio la chiesa dove si svolgerà il concerto che coinvolgerà A.LI.VE. è Santa Maria della Pietà, luogo in cui Vivaldi insegnò per quarant’anni alle sue allieve. Questo concerto, che si ispira alla mostra e al libro Storie di Bambini, nasce da un’idea del Maestro Paolo Facincani di A.LI.VE. che, sentita la canzone composta in ricordo delle vicende di questi bambini, propone la performance dei ragazzi del coro mentre la cantano, alla scrittrice Letizia Galli. Il progetto così si concretizza e ad accompagnare la canzone ne seguiranno altre in tema con la mostra, alcune rock e altre pop, tra cui “La bella famiglia” di De Moraes ed Endrigo, “Mamma mammina sei senza pietà” de I Gufi, “Il sogno di Alì” della Mannoia, “Eleanor Rigby” dei Beatles, “I sogni son desideri” da Cenerentola, di Livingston, moltissime altre in tema film d’animazione intervallate da tre composizioni di Vivaldi e in chiusura The Wall dei Pink Floyd, accompagnati dall’ensemble degli Archibaldi.
La mostra sarà in scena a Venezia nella Chiesa della Pietà dal 16 dicembre al 15 aprile 2018 e ci sarà forse la possibilità di replicare altre due volte il concerto. Poi l’itinerario proseguirà a Milano e Roma. L’occasione è grande per unire emozioni e riflessioni, da non lasciarselo sfuggire.
Fonti: http://storiedibambini.org/le-mostre/
http://www.letiziamgalli.com/
a cura di Alice Martini
LA GIORNATA A VENEZIA
In una piccola chiesa a due passi dalla celeberrima Piazza San Marco, durante una domenica dicembrina, una magia si è compiuta. I nostri cantanti hanno messo da parte i loro pensieri della vita quotidiana per donare il loro cuore e la loro voce ad un evento così importante: mettere in mostra il talento e il genio dei bambini, soprattutto di quelli che non hanno la possibilità di sfruttarlo.
Letizia Galli ha realizzato delle storie figurative di bambini, che, nonostante le difficili condizioni di vita, sono riusciti a realizzare i loro sogni. Prima fra tutti, la piccola Agata Smeralda, la prima bambina internata nello Spedale degli Innocenti a Firenze. Tra le altre storie, salta alla vista quella di Federico, un orfano che si unì ad un gruppo di circensi all’inizio del ventesimo secolo. Quel bambino poi diventò il grande regista Federico Fellini, che realizzò molte pellicole tra le quali un film autobiografico La Strada (1954), dove racconta appunto la sua infanzia.
I solisti di A.LI.VE. e il coro voci bianche hanno interpretato brani scritti da importanti nomi della musica italiana e straniera, come Ron, Paola Turci e i Beatles, che hanno usato la loro voce per mettere alla luce le realtà di questi bambini: Michèle, una bambina brasiliana; i bambini desaparecidos argentini; Rudji, una bambina creola immigrata in Italia; Eleanor Rigby, orfana che vive e muore sola in una parrocchia; Agata Smeralda.
Durante il concerto hanno presenziato come ospiti anche tre ragazzi africani, scappati dalle realtà devastate dei loro paesi e rifugiati in Italia. In seguito hanno accompagnato il coro alla mostra di disegni, dove Letizia ha raccontato le storie di ogni bambino a cui è dedicata parte della mostra – bambini sfortunati, ma geniali.
Questo evento è stato sicuramente un toccante inizio di una stretta collaborazione con Letizia e l’associazione Agata Smeralda. Non c’è niente di più vero che sentire dei bambini mettere a disposizione il proprio talento in favore di altri bambini.
di Linda Micheletti