Verso la Via Pastorum
A cura di Alice Martini
Per preparare il pubblico ad un attento ascolto di Via Pastorum, inedita opera del Maestro Paolo Pachera, il Maestro Paolo Facincani, direttore di A.LI.VE. , ha tenuto sei lezioni di spiegazione del tema pastorale da cui essa è tratta. La Prima Mondiale in esecuzione sabato 5 ottobre in Duomo è stata un grande successo. Ora verrà replicata il 22 dicembre nella chiesa di Santa Maria di Nazareth a Brescia, con al pianoforte il Maestro Gerardo Chimini.
In preparazione alla Via Pastorum di Paolo Pachera, in prima mondiale al Duomo di Verona sabato 5 ottobre e in replica il 22 dicembre nella chiesa di Santa Maria di Nazareth a Brescia, una bella iniziativa, che ha avuto un considerevole successo di pubblico, è stata presa dal Maestro Paolo Facincani. Sono stati organizzati sei incontri in sede A.LI.VE. in Sant’ Eufemia per preparare i genitori dei bambini coristi e chiunque fosse interessato ad approfondire gli argomenti di questo racconto sulla Natività. L’esecuzione di quest’opera vedrà protagonisti il coro di voci bianche, il coro giovanile e i solisti, la voce recitante di Paola Lacaprara e l’orchestra da camera di A.LI.VE., impegnati nell’interpretazione delle musiche del Maestro Pachera con testi d’autori come Dante, Manzoni, D’Annunzio, Massi e Mancini.
In questi incontri si è potuto quindi fare un interessante quadro generale dello stile del Maestro Pachera, che compone seguendo modi musicali che creano atmosfere dai colori diversi e suggestivi, distante apparentemente dalle armonie consonanti della musica scritta fino alla fine dell’Ottocento, ma ricca comunque di suoni armonici. In questo oratorio sono stati scelti testi di grandi autori, versi scritti con parole che hanno sostanza, anche la musica, conseguentemente, ha un’intensità unica che arriva dal testo. Una seconda caratteristica della musica è l’utilizzo della notazione alfabetica espansa (che usa la scala: A-la B-si C-do D-re ecc.) assegnando ad alcune parole nella partitura questa particolare genesi musicale: Verbum, Deus, Monde, Re, Israel.
Con queste premesse è certamente più semplice per un ascoltatore non esperto entrare nella ritmica e nelle tensioni della musica di Pachera, la cui difficoltà di comprensione necessita a volte di un ascolto ripetuto. L’analisi del Maestro Facincani si è così suddivisa negli otto quadri della Natività: “L’annuncio dell’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria”, “La visita di Maria alla cugina Elisabetta”, “L’annuncio a Giuseppe”, “La nascita di Gesù”, “La visita dei pastori”, “La visita dei Magi”, “La fuga in Egitto”, “La presentazione di Gesù al tempio” con l’approfondimento di alcuni passaggi musicali di rilievo, ad esempio ne “La fuga dall’Egitto” è stato utilizzato un suono nervoso e agitato, una musica veloce che dà l’immagine dei sentimenti provati dai protagonisti. Il tutto è seguito dalla drammaticità per la strage degli innocenti proclamata da Erode e il pianto di Rachele. Così come è suggestivo l’utilizzo della preghiera di Simeone “Nunc dimittis” nella “La presentazione di Gesù al tempio”, che simboleggia la pace spirituale dell’uomo che può ora morire avendo visto il suo Salvatore. Proprio il “Nunc dimittis” veniva recitato in compieta per simboleggiare la fine del giorno in paragone agli ultimi istanti di vita di Simeone.
<<All’ascoltatore serve provare suggestioni sempre diverse>> afferma il Maestro Facincani e la musica di quest’opera centra completamente questo obiettivo. Molta curiosità è quindi sfociata alla fine di queste serate e proprio tra gli spettatori c’è <<voglia di ascoltare e di impossessarsi di una chiave di lettura utile per una musica nuova, eseguita con passione e professionalità>> come afferma la mamma di Sara. Proprio la <<curiosità e la voglia di scoprire cosa ascolteremo>> ha mosso i genitori di Eva, in particolare il padre Alberto <<ha una grande attesa per la serata>>, consapevole dell’ulteriore grandezza della location nel Duomo di Verona <<in un ascolto preparato e attento>>.