InChiostro Vivo 2019 – DICONO DI NOI: i Genitori degli allievi

Dopo avervi raccontato le impressioni dei ragazzi, vogliamo presentare alcune testimonianze di genitori che hanno un figlio (o più di uno) immerso nella cultura che A.LI.VE. si impegna ad offrire.
Patrizia Tommasi – Lo scorso giugno 2018 ho avuto il piacere di seguire gli eventi culturali proposti dalla rassegna “Inchiostro Vivo” organizzata dagli allievi di A.LI.VE. nella splendida cornice del Chiostro di S. Eufemia. Uno spazio di grande suggestione, forse un po’ trascurato, ma proprio per questo rianimato dall’entusiasmo di giovani artisti di grande talento che ci hanno regalato serate indimenticabili con concerti, saggi di canto e produzioni di grande valore artistico: “L’Oste in Mezzo ale Done” ci ha fatto ridere e piangere al contempo, facendoci riflettere sull’inutilità della guerra. Le produzioni “I Promessi Sposi”, “Telemachia”, “L’Orlando Innamorato e Furioso”, “Un altro Gabbiano, esercizi di volo” hanno visto i giovani attori dei gruppi di teatro alle prese con autori classici che tuttavia ci fanno riflettere su tematiche moderne: i soprusi dei potenti, il viaggio come ricerca della conoscenza, l’amore, l’amicizia, la follia, l’anelito alla bellezza dell’arte e del teatro. Con grande piacere rivivrò “Inchiostro Vivo” anche quest’anno, con un programma altrettanto interessante e ricco: la musica, il teatro, il bel canto, perché “non di solo pane vive l’uomo” ma di bellezza, talento e passione.
 Gaetano Toffali – Tutto è cominciato nel 2012 con mio figlio Rudy che voleva imparare a cantare per entrare in un gruppo rock ed io che pronunciavo Elaive la scuola di canto a cui si era iscritto. Ricordo che lo accompagnavo alle loro esibizioni, stupefatto che questi ragazzini fossero invitati a cantare in Arena, in basilica a San Zeno, al Teatro Romano. Poi ho capito che le fondamenta di A.LI.VE. (letto come si scrive) non erano l’inglese ed il rock, ma una rigorosa didattica che impegnava a capire e sfruttare al meglio il proprio talento. Così a Rudy si è aggiunta in seguito la sorella, Gaia e prima l’uno e poi l’altra sono passati dal canto alla scuola di teatro. Recitando all’inizio in commedie moderne per poi, non ci credevo giuro, arrivare al Gabbiano di Cechov lui ed all’Antigone di Sofocle adesso lei. In uno stuolo di amici che fai fatica a considerare “ragazzini che recitano”, perché hanno tecnica e capacità di un livello tale che ogni volta mi stupisce. Bello e giusto quindi che adesso A.LI.VE.  abbia il suo spazio, la sua casa stabile nel chiostro di Sant’Eufemia, se lo meritano i loro “maestri” di arte e vita e soprattutto questi giovani che vivono con gioia la fatica dell’arte. Auguri giovani di A.LI.VE., molte saranno le meravigliose pagine intinte in questo InChiostro di arte e vita ne sono sicuro, verremo in tanti ad applaudirvi, il vostro impegno gioioso lo merita.

E poi ci si diverte sempre.

Paola Roncaia – InChiostro Vivo, il nome di un evento meraviglioso dove all’interno di un bellissimo chiostro, per una settimana nel mese di giugno, regnano armonia, bellezza, gioia e  grande energia. Eh si, tutto questo grazie ad un gruppo di bambini e ragazzi animati da grandi passioni: musica, canto, teatro. È una gioia vedere l’emozione che sprigiona dai loro occhi durante le esibizioni e questo non solo per noi genitori, ma anche per tutti coloro che erano presenti lo scorso anno e che tra pochi giorni avranno il desiderio e la curiosità di vedere gli spettacoli di questi giovani che meritano di essere ammirati ed applauditi non solo per la loro bravura, ma per il messaggio importante che riescono a trasmettere: condivisione ed amore. Grazie A.LI.VE.
Migena Bena – InChiostro Vivo è una cornice meravigliosa ed un’opportunità che i ragazzi hanno per esprimere tutto quello che sono in grado di fare e di dare al pubblico. Nel chiostro le emozioni si percepiscono e si vivono a pieno. Sono molto felice e grata ad A.LI.VE. che dall’anno scorso mette a disposizione questo posto per i giovani e che lavora duramente per preparare i ragazzi al festival.
Gianluca Fuscalzo: Sono il papa’ di una bambina di 10 anni; porto da tre anni mia figlia in A.LI.VE. per il corso di teatro. Che gioia vedere il suo entusiasmo quando va a lezione o quando partecipa o assiste ad una recita! Si trasforma… si accende la luce dell’entusiasmo nei sui occhi! Non perde nemmeno una replica degli spettacoli di A.LI.VE. Per lei e per noi è sempre un’emozione.

E questa gioia del teatro si moltiplica a mille nella settimana di InChiostroVivo: un’intera settimana di spettacoli dove la magia si ripete tutte le sere. Si possono vedere spettacoli intensi e bellissimi, anche se trattano temi ricavati da testi classici che a prima vista potrebbero sembrare fuori dal nostro tempo. E invece no! Si rimane catturati e incollati alle sedie. Non pensate nemmeno un attimo alla “corazzata Potiemkin” di fantozziana memoria ( ho scoperto che solo chi è della mia generazione capisce la battuta… ☺ )! Qui si rimane conquistati da un’atmosfera incantata tutte le sere.

Fate come noi: lasciatevi coinvolgere!