LA VIA PASTORUM di Paolo Pachera
Il 5 ottobre 2019 verrà interpretata nel Duomo di Verona la “Via Pastorum” scritta e composta dal Maestro Paolo Pachera per coro voci bianche e coro giovanile. Qui la presentazione del maestro Paolo Facincani che collabora da molti anni con il maestro Pachera.
Il 5 ottobre andrà in scena la Via Pastorum di Paolo Pachera. Di cosa si tratta?
<<La VIA PASTORUM composta da Paolo Pachera è un percorso musicale e spirituale a tappe, un cammino che si snoda lungo otto stazioni che narrano e descrivono la vicenda di Gesù Bambino. “In principio era il Verbo” così inizia la partitura, l’alito vitale è la costante iniziale dell’intera composizione, il pensiero che diventa Verbo, il fiato che diventa voce e suono, lo Spirito che si fa Uomo. In tutto lo svolgersi dell’oratorio la voce è usata in duplice modo: parlata (voce narrante) e cantata (solista, coro voci bianche e coro giovanile)>>.
Quali sono i testi da cui si è partito per creare l’opera?
<<I testi recitati sono tratti dai Vangeli di Giovanni, Luca e Matteo, i testi cantati sono di autori vari. La partitura è un ricco contributo al mondo della musica contemporanea, sia per le scelte armoniche e melodiche che per la unicità del lavoro pensato appositamente per le voci dei cori di A.LI.VE., quindi tessiture vocali scelte appositamente per giovani voci e strutture musicali pensate per giovani interpreti. Ha inoltre al suo interno delle piccole preziosità che possono sfuggire ai non addetti ai lavori e per questo è giusto parlarne>>.
Come nasce la composizione musicale?
<<L’intera composizione musicale trae origine dalla parola attraverso incisi musicali basati sulla “notazione alfabetica espansa” (che usa la scala: A-la B-si C-do D-re ecc.), nella partitura ci sono parecchie parole musicate in questo modo: Verbum, Deus, Monde, Bach, Re. In base a questo procedimento per esempio, per rendere in musica la parola DEUS, il compositore ha agito nel seguente modo: D-re E-mi U-fa S-re. È presente anche un piccolo inciso tratto da “Tu scendi dalle stelle”, piccolissimo tributo al canto popolare natalizio di tradizione. Spesso i quadri musicali si concludono sulla nota o l’accordo di Re sulle parole Oro, Re, cantar, ama, Israel. Il compositore ricorre inoltre a personali “modi musicali” strutturati con accordi dissonanti, che non disdegnano le consonanze, creando momenti armonici dai colori diversi e riconoscibili. L’organico strumentale è composto da strumenti a fiato (flauto, oboi, clarinetti, fagotti e corni) con le percussioni (timpani e vibrafono) e il contrabbasso>>.
di Alice Martini